Castrovillari Castello Aragonese - Antologia pittorica di Enzo Bruno, ci accompagna Matteo Grisolia in coda breve intervista all' autore. La mia non e' che una piccola premessa personalissima a questa importante esposizione antologica. Una mostra antologica e' un evento particolarmente importante nella carriera di un autore: rappresenta il suo intero percorso di ricerca stratificatosi nel tempo. Personalmente i termini ‘percorso’ e' stratificazione storica’ non sono parole con le quali descriverei la produzione di Enzo Bruno dal momento che essa si presenta estremamente fresca e pulsante di energia sottraendosi a qualsiasi grigia catalogazione. La sua ricerca è costantemente incentrata sulle possibilità e le problematiche del colore che egli struttura in intricati equilibri formali risolti in forme e visioni totalmente anti-figurative. Con una forza coinvolgente il colore ci riempie gli occhi e immediatamente si eleva ad un livello emotivo personalissimo, penetra nel nostro privato intaccando le corde dell’anima. Osservando le opere singole o i trittici appaiono chiari i rimandi alla tradizione occidentale traditi improvvisamente dalla latente mancanza dell’elemento figurativo. Oriente e occidente si incontrano e convivono nelle opere di questo Artista: in Enzo Bruno la tradizione coloristica Europea e d’oltre oceano, incontra l’iconoclastia orientale ( mai attuale come in questo ultimo anno ). A fondi oro o argento, rimembranti icone greche e bizantine profondamente radicate nella nostra tradizione figurativa, Bruno sovrappone incidenti cromatici derivati dalla “Pop” o dal “New Dada” dei maestri americani. L’incisività che queste pitture hanno sulla psiche dell’osservatore le sposta da una dimensione meramente estetica ad un’altra sensoriale, capace di scavalcare il visibile per giungere nell’abisso del quale siamo composti, un magma di emozioni e sensazioni che non ha immagine, e non ha nome. Matteo Grisolìa QUI trovi il file video in formato 3gp/mp4 adatto per dispositivi  mobili.