MADONNA DEL CASTELLO, CONTINUANO LE VISITE ISTITUZIONALI, MA IL COLLE CONTINUA A FRANARE et  at:  28/03/2012  

 MADONNA DEL CASTELLO, CONTINUANO LE VISITE ISTITUZIONALI, MA IL COLLE CONTINUA A FRANARE - Sono quasi del tutto completati i lavori di somma urgenza relativi al blocco dello sversamento degli scarichi fognari a cielo aperto che ormai da oltre venti giorni finiscono nel Coscile. Non mancano pero' le polemiche circa la qualita' dei lavori effettuati, preoccupa soprattutto che tubi in pvc rimangano scoperti, alla merce' anche di malintenzionati che con le moderne tecnologie potrebbero facilmente sabotarli. Manca ancora un progetto fattivo relativo al recupero idrogeologico, datato quello dell' ufficio tecnico comunale ed ormai inattuabile. In mattinata grazie all' interessamento dei cittadini ( e questo appare piu' grave ) ed in particolare della cittadina, Chiara Stratico', ha fatto visita al santuario anche il consigliere regionale, Gianluca Gallo che ha potuto constatare di persona la grave situazione relativa al dissesto idrogeologico ed ha garantito l' interessamento della regione Calabria in particolare del dipartimento della protezione civile nella persona del responsabile, Torchia al fine di far stanziare dei fondi. Il problema vero, a nostro avviso ed e' quanto nel video che vi proponiamo avrete modo di ascoltare, e' che non esiste un progetto, la provvisorieta' degli interventi e' palpabile e le parti in causa: chiesa, comune, provincia e regione sinora si sono parlati per funzioni amministrative ma nessuna delle parti indicate ha proposto e messo sul tavolo cifre reali affiancate da un progetto di recupero effettivo. Rimedi che parlano di un allargamento della strada lasciano il tempo che trovano per il dirigente dell' ufficio tecnico comunale, l' arch. Angelo Maccari, il quale ha chiaramente immaginato il piazzale del santuario non come un parcheggio. La politica continua ad avere le sue colpe, ora la scusa che facilmente sovviene e' che tra meno di due mesi ci saranno le elezioni comunali, come se questo potesse bastare a fermare il fenomeno franoso che rimane sotto l' osservazione della protezione civile regionale, ancora oggi presente con le associazioni Lipambiente onlus ed Ensa. Segue il video

 


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